Ubicata nel cuore del Centro Storico, all’interno della preziosa cornice dell’Episcopio, la Biblioteca Arcivescovile “Giuseppe Capecelatro” aggiunge una tessera al mosaico della cristianità e della cultura tarentina. Le prime notizie relative alla sua costituzione risalgono all’episcopato di mons. Giuseppe Capecelatro (1778-1816), il quale rese pubblica la sua biblioteca personale. Del fondatore si custodiscono i testi originali di carattere giuridico ed agricolo, cui si aggiunsero le successive donazioni di alcuni Arcivescovi tarentini (P.A. Jorio, O. Mazzella, F. Bernardi). Parte considerevole del fondo antico proviene dalla biblioteca del Seminario.
Nel 1957 mons. Guglielmo Motolese volle rimettere in efficienza la biblioteca, in seguito ad un periodo di chiusura dettato dalla situazione bellica (Seconda Guerra Mondiale e dopoguerra), chiedendo al Ministero della Pubblica Istruzione un congruo contributo. Nel 1999, per volontà di S. Ecc.za Rev.ma Benigno Luigi Papa, Arcivescovo Metropolita di Taranto, la biblioteca ha ampliato i suoi locali tornando nella sede originaria, in quel salone, già oratorio della confraternita di S. Gaetano, in cui mons. Capecelatro nel 1797 aveva reso pubblica la sua personale biblioteca. I locali sono stati accuratamente restaurati e resi funzionali per l’accesso di un’utenza cospicua, non mancando dei principi di praticità, comfort, sicurezza ed anche eleganza nell’arredo teso a valorizzare il patrimonio dell’immobile, che ha rivelato interessanti affreschi parietali, aprendo nuove prospettive d’indagine sulla figura di mons. Capecelatro, committente dei medesimi lavori decorativi.
Attualmente la Biblioteca possiede un patrimonio librario di circa 45.000 volumi e da anni è in corso la catalogazione informatica in Cei-Bib, grazie ai fondi dell’8xmille della CEI.